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delle – Studio Paolisso & Partners
Cos'è la Banca ore

La banca ore è un sistema previsto da contratto che permette di gestire le ore di lavoro effettuate in più da un dipendente rispetto al normale orario di lavoro, con risposi compensativi invece di monetizzazione

Perché la banca ore è stata inserita nel CCNL delle Cooperative Sociali

Secondo quanto disposto dall'art. 1 comma 1 della Legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modificazioni, le cooperative sociali hanno come scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso:


la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, incluse le attività di cui all'articolo 2, comma 1, lettere a), b), c), d), l), e p), del decreto legislativo 3 luglio2017, n. 112 -  recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale, di cui all'articolo 1, comma 2, lettera c), della legge 6 giugno 2016, n. 106;
(lettera così modificata dall'art. 17, comma 1, d.lgs. n. 122 del 2017)


b) lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate... [continua sul sito]
Nell'anno della pandemia l'Italia ha perso 464mila occupati, con la caduta di quasi un punto percentuale dell'occupazione. Oltre quattro famiglie su dieci hanno ottenuto almeno un trasferimento monetario.

È ciò che emerge dall'analisi statistica integrata sviluppata da Istat sui dati del 2020, quelli dello scoppio della pandemia e della recessione più pesante dal dopoguerra. Stando ai nuovi numeri preparati da Istat nel 2020 il numero degli occupati si sarebbe infatti ridotto di 464mila unità rispetto all'anno precedente, con una riduzione del tasso di occupazione dal 59,0% al 58,1%. Questa riduzione degli occupati è accompagnata da una caduta dei disoccupati di 269mila unità. Una apparente contraddizione, legata però principalmente al grande aumento del numero degli inattivi, cresciuti in un anno di 567mila unità.

La fascia della popolazione più colpita dalla crisi è stata quella meno abbiente: il quinto della popolazione con reddito equivalente inferiore, infatti, ha registrato un +2,4% del tasso di inattività, contro il +1,3% del secondo quinto più povero.

Circa 10,6 milioni di famiglie (oltre quattro su dieci) hanno beneficiato... [continua sul sito]
La nuova riforma degli ammortizzatori sociali avvenuta con legge n. 234/2021 ha introdotto l'obbligo per tutte le aziende che occupano almeno 1 dipendente, a partire dal 1° gennaio 2022, di essere iscritte ad un Fondo di solidarietà Bilaterale, che deve essere istituito dalle rappresentanze sindacali datoriali e dei lavoratori del proprio settore, o in alternativa al FIS (Fondo di integrazione salariale).

Le prestazioni

Il Fondo eroga l'assegno di integrazione salariale, che ha la durata di:


13 settimane in un biennio mobile, in favore dei dipendenti da datori di lavoro che, mediamente, occupano fino a 5 dipendenti;
26 settimane in un biennio mobile, in favore dei dipendenti da imprese che, mediamente, occupano più di 6 dipendenti.


L'ammontare dell'assegno di integrazione salariale ha un massimale di importo pari a quello delle altre integrazioni ordinarie, straordinarie e di solidarietà.

L'aliquota di Finanziamento del FIS (i Fondi bilaterali declineranno la propria aliquota specifica)

L'aliquota di finanziamento ordinaria del FIS è:


0,50%... [continua sul sito]
Con la Nota dell' Ispettorato del Lavoro n. 7959/2021 sono fornite indicazioni operative e chiarimenti dell'ispettorato nazionale del lavoro sulla disciplina delle causali nel contratto a tempo determinato oltre i 12 mes.

Con il D.L. n. 73/2021 sono state introdotte con l'art. 41 bis, importanti modifiche alla disciplina delle causali concesse dalla normativa per protrarre il contratto di lavoro a tempo determinato oltre 12 mesi.

L'art. 41 bis del D.L. n 73/2021 demanda alla contrattazione collettiva di cui con cui si intendono " i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria") la possibilità di definire nel dettaglio particolari esigenze per la stipula di un contratto a tempo determinato di durata superiore ai 12 mesi, fermo restando la durata massima del contratto a tempo determinato di  24 mesi.

Affinchè i contratti collettivi possano pertanto integrare le causali per le quali sia possibile prorogare... [continua sul sito]
Al 31 dicembre 2019 le non profit attive in Italia ammontavano a 362.634 unità. Una crescita dello 0,9% rispetto al 2018. A dirlo è il censimento permanente delle istituzioni non profit realizzato da Istat e aggiornato lo scorso 15 ottobre. Stando a questo documento le istituzioni di questa categoria in Italia avrebbero registrato una crescita senza soluzione di continuità in termini numerici nell'ultimo decennio: il numero delle istituzioni registrate è in costante aumento dal 2011. Dieci anni fa, nel 2011 appunto, queste realtà erano 301.191, passando a 336.275 nel 2015 e raggiungendo le 343.432 nel 2016. Nel 2017 le 350.492 unità, con una ulteriore crescita del 2,6% nel 2018, raggiungendo le 359.574 unità. Tra il 2018 e il 2019 la crescita si è leggermente rallentata ma non interrotta.

Nel proprio rapporto Istat stima che in totale le 362.634 non profit occupano qualcosa come 861.919 dipendenti. Un numero che in prima istanza potrebbe far immaginare ad una media di circa due dipendenti per ciascuna realtà, ma che si scontrerebbe con l'estrema polarizzazione e concentrazione dei dipendenti. Infatti oltre l'85% delle istituzioni non profit è senza lavoratori... [continua sul sito]
L’Agenzia Entrate, con la Circolare 22 settembre 2021, n. 11/E, ha fornito chiarimenti in merito allo stralcio automatico dei carichi che, al 23 marzo 2021, hanno un importo residuo non superiore a 5.000 euro affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, come previsto dall’art. 4, commi da 4 a 9, del decreto “Sostegni” (D.L. 22 marzo 2021, n. 41, convertito con modifiche dalla Legge 21 maggio 2021, n. 69).

Oltre ai chiarimenti sui debiti che possono essere annullati, sui contribuenti che possono beneficiare della misura e sulle tempistiche, di particolare interesse è la parte del documento in cui l’Agenzia si sofferma sui criteri di determinazione del limite di reddito di 30.000 euro riferito al 2019, superato il quale il contribuente esce dall’ambito applicativo dello stralcio.

Il decreto Sostegni ha disposto l’annullamento automatico di tutti i debiti di importo residuo alla data del 23 marzo 2021 fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre... [continua sul sito]
Previsioni "ottimistiche" rispetto alle altre istituzioni - sono loro stessi a definirle così - legate alla domanda interna, all'efficace utilizzo dei fondi europei e ad un favorevole andamento dei contagi. L'Ufficio parlamentare di bilancio ha pubblicato la sua nota sulla congiuntura del mese di agosto, provando a prevedere l'andamento di breve-medio termine dell'economia italiana.

Nel 2021 la crescita del Pil potrebbe raggiungere il 5,8%, superando le previsioni iniziali contenute nel Def di aprile. L'Ufficio parlamentare di bilancio sostiene infatti che quest'anno l'economia italiana potrebbe beneficiare del forte incremento congiunturale del Pil del secondo trimestre. Tuttavia molto passa per il terzo trimestre che, secondo i modelli di previsione di breve periodo dell'Upb, sarebbe minacciato da una eventuale recrudescenza della pandemia ma dovrebbe continuare a registrare una espansione. Il ruolo chiave per la crescita del biennio successivo al drammatico 2020 lo avrà chiaramente la spesa pubblica, che trainerà la ripresa molto più della domanda estera (diversamente da quanto l'economia italiana ci aveva abituato nell'ultimo decennio). "Nel complesso del biennio... [continua sul sito]
Il prezzo delle abitazioni acquistate dalle famiglie continua a salire anche nel primo trimestre 2021, dopo un 2020 in cui il numero delle transazioni aveva subito un -7,7% su base annua. La prima stima preliminare dell’Istat relativa all’indice dei prezzi delle abitazioni del primo trimestre 2021 certifica un nuovo aumento dei prezzi rispetto al quarto trimestre 2020. I prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento risultano infatti in crescita dell’1,1% nel confronto con gli ultimi tre mesi del 2020 e dell’1,7% rispetto al primo trimestre 2020. L’Ipab (indice dei prezzi delle abitazioni) è trainato dalle abitazioni nuove, in crescita del 3,9% rispetto all’inizio del 2020. “I prezzi delle abitazioni nuove registrano un aumento la cui ampiezza non si vedeva dal secondo trimestre 2011 (quando fu pari a +4,1%) mentre le abitazioni esistenti mostrano prezzi in risalita per il quinto trimestre consecutivo. Le prime evidenze territoriali segnalano come la crescita riguardi tutte le articolazioni territoriali per le quali è calcolato l’IPAB”, registra Istat. Come per tutte le statistiche di inizio 2021, il dato tendenziale è “viziato”... [continua sul sito]
Il prossimo 30 giugno 2021 sarà la prima scadenza "ordinaria" per i versamenti di saldi e acconti derivanti dalle dichiarazioni dei Redditi del periodo d'imposta 2020.

Sono previste eccezioni per i contribuenti che volessero approfittare della possibilità di giovarsi di ulteriori 30 giorni (con maggiorazione dello 0,4%) e per le società di capitali che hanno approvato il bilancio nel corso del mese di giugno, avvalendosi del maggiore termine di 180 giorni.

Ricordiamo che, in caso di rateazione, le rate successive alla prima scadranno:


il 16 del mese per i titolari di partita IVA e
a fine mese per i non titolari di partita IVA.
 


Riepilogo delle scadenze (con la maggior rateazione possibile)

Società di persone con esercizio in corso al 31 dicembre 2020 e persone fisiche titolari di partita IVA

Prima scadenza (senza maggiorazione)





Rata


Scadenza


Note






Rata unica o rata... [continua sul sito]
Fra gli enti interessati in questi mesi e nei prossimi alle scelte da effettuare per adeguarsi alla riforma del terzo settore, le ONLUS occupano una posizione peculiare. Da un lato sono una categoria di enti particolarmente numerosa e svolgente un ampio spettro di attività, benché limitata in tipologie espressamente codificate, dall’altro il percorso segnato per loro è indicato dai commentatori, generalmente, come “obbligato” e impossibile da variare caratterizzando la circostanza per la quale ogni deviazione da tale modalità è impossibile. È’ veramente così? La risposta giusta è maggiormente articolata benché con una soluzione standard non differente, ma vale la pena affrontarla in modo sistematico, benché sintetico, per avere un quadro di riferimento più completo.
 

Le ONLUS, regolate sostanzialmente dall’articolo 10 del D.lgs. n. 460/1997, sono, come noto, fortemente interessate dalla “riforma del terzo settore”. L’articolo 102 comma 2 del D.lgs. n. 117/2017 prevede, infatti, l’abrogazione del Decreto ONLUS definendo una sequenza temporale in funzione della quale:


le ONLUS continuano ad esistere fino a quando... [continua sul sito]