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della – Studio Paolisso & Partners
La nuova riforma degli ammortizzatori sociali avvenuta con legge n. 234/2021 ha introdotto l'obbligo per tutte le aziende che occupano almeno 1 dipendente, a partire dal 1° gennaio 2022, di essere iscritte ad un Fondo di solidarietà Bilaterale, che deve essere istituito dalle rappresentanze sindacali datoriali e dei lavoratori del proprio settore, o in alternativa al FIS (Fondo di integrazione salariale).

Le prestazioni

Il Fondo eroga l'assegno di integrazione salariale, che ha la durata di:


13 settimane in un biennio mobile, in favore dei dipendenti da datori di lavoro che, mediamente, occupano fino a 5 dipendenti;
26 settimane in un biennio mobile, in favore dei dipendenti da imprese che, mediamente, occupano più di 6 dipendenti.


L'ammontare dell'assegno di integrazione salariale ha un massimale di importo pari a quello delle altre integrazioni ordinarie, straordinarie e di solidarietà.

L'aliquota di Finanziamento del FIS (i Fondi bilaterali declineranno la propria aliquota specifica)

L'aliquota di finanziamento ordinaria del FIS è:


0,50%... [continua sul sito]
Ad agosto la produzione industriale italiana subisce una battuta d'arresto dello 0,2% rispetto a luglio. Una variazione negativa che riporta l'indice esattamente sui livelli registrati ad agosto 2020, annullando la variazione tendenziale. Il dato comunicato da Istat nel suo ultimo aggiornamento si pone in controtendenza rispetto alla nota di luglio, quando lo stesso istituto certificava una salita della produzione dell'0,8% su base mensile e del 7,0% rispetto al luglio 2020. L'appiattimento della variazione tendenziale è senza dubbio legato alla riduzione della distanza dall'output precedente la crisi economica del Covid, ormai recuperato sul fronte della produzione industriale. In parte però questo rallentamento potrebbe essere legato a fattori più profondi attinenti all'economia reale e all'effettivo andamento della crescita italiana.

Anzitutto è bene comprendere cosa ha portato l'indice a scendere nel mese di agosto. O meglio, cosa non lo ha portato a scendere: tre delle quattro componenti hanno registrato una variazione negativa. Se i beni strumentali sono cresciuti dello 0,8%, l'energia ha registrato un -2,1%, i beni di consumo un -2,0% e i beni intermedi un... [continua sul sito]
È una fase particolarmente delicata per la politica monetaria dell'eurozona. Il consiglio direttivo della Bce è diviso come sempre tra "falchi" - che spingono per una svolta restrittiva - e le "colombe" - che sperano nella continuità per favorire dei tassi bassi. Mentre però fino a qualche mese fa il tasso di inflazione e la crisi economica facevano propendere l'asticella per i secondi, ad oggi le condizioni sono cambiate in favore dei primi, rendendo il dibattito meno scontato.

Il tasso di inflazione dell'Eurozona ha infatti toccato il 3,0% nel mese di agosto 2021, in netta salita rispetto al 2,2% del mese di luglio. Il "merito" è quasi integralmente della dinamica dei beni energetici, che hanno raggiunto il 15,4% di variazione del prezzo rispetto all'anno precedente. Anche in Italia l'inflazione è stata ritoccata al rialzo dalle statistiche Istat. Quest'ultime parlano di un tasso di inflazione al 2,0% su base annua ad agosto, in aumento rispetto all'1,9% di luglio. Anche qui la componente energetica la fa da padrona con un +19,8% nei beni energetici e un +34,4% per la componente regolamentata. Se l'Italia si piazza sotto la media dell'Eurozona, in Germania - rappresentante... [continua sul sito]
L'emergenza sanitaria 2020, in particolare i periodi di chiusura forzata di talune attività commerciali e la restrizione alla libera circolazione delle persone sono state le principali causa del cambiamento delle abitudini degli italiani anche in relazione agli strumenti di pagamento.

La Banca d'Italia ha pubblicato nel luglio 2021 uno studio di 31 pagine (LINK) - autori: Guerino Ardizzi, Alessandro Gambini, Andrea Nobili, Emanuele Pimpini e Giorgia Rocco - dal titolo, appunto "L'impatto della pandemia sull'uso degli strumenti di pagamento in Italia", dal quale ci permettiamo di trarre alcuni passi significativi ed alcune immagini, ritenute anch'esse significative al di là di ogni altro commento.



Il numero di POS tra il 2014 ed il 2019 è più che raddoppiato  (rapporto 7 abitanti su 100 al centro - nord e di 4,5 su 100 nel mezzogiorno).
La quota acquisti online su quelli con carte è aumentata dal 25% di febbraio al 40% di aprile 2020.
 

Incidenza delle transazioni e commerce (dati giornalieri - valori percentuali)




Le conclusioni

I risultati mostrano... [continua sul sito]
La UIF ha pubblicato il rapporto 2020 del quale vengono analizzati, di seguito, alcuni degli aspetti.

Sintesi del rapporto

Premette la UIF che il 2020  "è stato l'anno della pandemia da Covid-19 che ha sconvolto le vite, le dinamiche sociali, le economie. In un contesto in cui tutto mutava velocemente creando nuovi spazi per  comportamenti illeciti favoriti dal distanziamento sociale e dall'emergenza".

La persistenza della pandemia ha determinato una riduzione delle ispezioni e la definizione di modalità di accertamento alternative a quelle tradizionali e di metodi innovativi di relazione con i destinatari degli obblighi di collaborazione attiva; di particolare importanza la collaborazione con la DNA (vedi articolo sull'aggiornamento del protocollo di intesa), la Guardia di Finanza e la DIA.

Le segnalazioni pertinenti a contesti di rischio legati alla pandemia nel 2020 sono state 2.277 per un valore complessivo di operatività sospetta pari a 8,3 miliardi di euro. Di queste  l'80,0% ha riguardato nella prima fase, principalmente la compravendita di materiale sanitario e di DPI cui si sono aggiunti, in una seconda fase,... [continua sul sito]
Venerdì 30 aprile, alla vigilia della Festa dei lavoratori, l'Istat ha pubblicato i numeri di marzo del mercato del lavoro italiano. Il tema è lo stesso del mese precedente, ovvero una leggera ripresa in termini congiunturali e una caduta drammatica in termini tendenziali. Nel mese di marzo si registrano infatti 34mila occupati in più rispetto a febbraio, con una discesa dei disoccupati di 19mila unità e 40mila inattivi in meno. Hanno trainato l'incremento degli occupati le fasce più giovani della popolazione, +9mila nei 15-24 anni e +44mila nei 25-34 anni, un incremento che però ha caratteristiche particolari da non sottovalutare. Se è vero che a marzo gli occupati sono aumentati, è altrettanto vero che questi nuovi posti di lavoro sono in larga parte da imputare al tempo determinato (+63mila) e agli indipendenti (+10mila) mentre subisce un'ulteriore contrazione il numero dei dipendenti permanenti (-38mila). Una mutazione che rischia di diventare sempre più dominante in un clima di incertezza generalizzata. Come anticipato però, il leggero recupero di marzo non riesce a rendere più dolce il confronto con le ultime rilevazioni pre-Covid. Commenta l'Istat: "Rispetto a febbraio... [continua sul sito]
Nel 2020 si registra un calo record delle entrate tributarie e contributive, dovuto all'emergenza Covid e alle diverse misure adottate dal Governo per farne fronte. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato il rapporto sulle entrate aggiornato a dicembre 2020 e relativo quindi all'intero anno solare 2020. Nell'anno del coronavirus il Mef quantifica in 46,65 miliardi di euro la riduzione delle entrate tributarie e contributive rispetto al 2019, pari a -6,4%. Più precisamente le entrate tributarie si sono contratte del 6,6%, ovvero 32,49 miliardi di euro, mentre le entrate contributive hanno accusato una caduta del 6,0%, ovvero 14,16 miliardi di euro.

Il Mef sottolinea che la variazione delle entrate tributarie - del 6,6% e di 32,49 miliardi di euro - è dovuta sia al peggioramento congiunturale sia all'impatto delle numerose misure adottate dal Governo per contrastare l'emergenza sanitaria. Rispetto al 2019 sono andate perse 25,18 miliardi di euro (-5,3%) di imposte contabilizzate al bilancio dello Stato, con una flessione del gettito relativo agli incassi da accertamento e controllo di 4,46 miliardi di euro (-33,5%) come anche del gettito relativo alle... [continua sul sito]
La Banca d'Italia pubblica l'audizione del 28 gennaio 2021 del Direttore dell'UIF, dott. Claudio Clemente, alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali anche straniere.

Il Direttore rimarca che i l'emergenza sanitaria comportava rilevanti rischi di frodi e corruzione  nel comparto della sanità e possibili abusi ad interventi economici e straordinari; nel primo semestre 2020 la UIF aveva ricevuto 663 segnalazioni di SOS collegate all'emergenza sanitaria ed il 59% di queste riguardava sospetti di truffe e illeciti nella fornitura di strumenti e dispositivi sanitari, il restante 41% era relativo ad operatività anomala in contanti collegata alla fase del lockdown; le SOS connesse alla pandemia provengono per la quasi totalità dal mondo bancario e postale..

Per le SOS relative all'emergenza sanitaria la UIF ha intensificato la collaborazione con la DNA (Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo) con scambio di informazioni dei nominativi contenuti nelle SOS, mentre si registra un forte incremento dei rapporti con la Magistratura (aumento del 41,3% - con ricevimento da parte della UIF di 558... [continua sul sito]
Dal 1° gennaio 2021 decorrono gli effetti dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. 

A partire da tale giorno nei rapporti commerciali con il Regno Unito dovranno essere osservate le regole previste per le operazioni con paesi Extra-UE e quindi:


per quanto riguarda le cessioni di beni, non si tratterà più di operazioni intracomunitarie e quindi non si applicherà più il regime di reverse charge (art. 41 DL 331/93) con obbligo di presentazione degli elenchi INTRASTAT, bensì gli adempimenti connessi alle esportazioni ed alle importazioni (con pagamento, in quest’ultimo caso, di dazi e IVA all’ingresso nell’Unione Europea). Inoltre non sarà più possibile applicare le triangolazioni per le merci che passano nel Regno Unito.
per quanto riguarda le prestazioni di servizi, nel caso di servizi resi si continuerà ad emettere fattura ai sensi dell’art. 7-ter del DPR 633/1972. Nel caso di servizi ricevuti, non si dovrà più integrare la fattura (reverse charge), ma sarà necessario emettere un’autofattura.
 


Sono previste delle disposizioni transitorie per le operazioni a cavallo d’anno... [continua sul sito]
Il Decreto Legge n. 157 del 30 novembre 2020 chiamato Decreto Ristori quater ha confermato per alcuni lavoratori maggiormente colpiti dallchr("\1")emergenza epidemiologica COVID-19 le indennità a sostegno del reddito già previste da Decreti Precedenti.
 

BENEFICIARI

Lchr("\1")indennità è una somma “una tantum” di euro 1.000 rivolta ai seguenti destinatari:


i lavoratori stagionali appartenenti ai settori del turismo e degli stabilimenti termali; che, cumulativamente nel periodo tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020, siano stati titolari di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate, nel 2018, siano stati titolari di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale nel medesimo settore, di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate e che comunque al 30 novembre 2020 non siano titolari di pensione o di rapporto di lavoro subordinato.
i lavoratori in somministrazione impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali;
i... [continua sul sito]