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studio – Studio Paolisso & Partners
Sono tanti gli studi che abbiamo avuto modo di seguire negli anni e sono davvero diversi l'uno dall'altro. Storia, passioni professionali, zona geografica, dimensione, obiettivi, successo riscontrato, età del professionista e del gruppo di lavoro... Insomma, è comprensibile che fornire un piano dettagliato che permetta di raggiungere qualunque obiettivo, partendo da situazioni così differenti, sia pura fantasia. Quantomeno, è al di fuori della mia portata. Tuttavia, seppur dissimili, esistono delle caratteristiche che accomunano gli studi e che mi permettono di provare a definire una traccia per la crescita che si applica ai più.

Il primo passo, senza ombra di dubbio, è mettere a posto lo studio. È di primaria importanza perché consente di costruire delle solide fondamenta per qualunque sviluppo successivo ed è particolarmente utile perché permette di lavorare su cose che già si hanno e che sono quindi concrete. Mettere a posto lo studio non vuol dire riordinare i faldoni, anche se dovresti fare anche quello. Significa entrare nel merito dei meccanismi con i quali viene prodotta marginalità e stabilire un piano di azione per le cose da mettere a posto. I bersagli... [continua sul sito]
L'emergenza sanitaria 2020, in particolare i periodi di chiusura forzata di talune attività commerciali e la restrizione alla libera circolazione delle persone sono state le principali causa del cambiamento delle abitudini degli italiani anche in relazione agli strumenti di pagamento.

La Banca d'Italia ha pubblicato nel luglio 2021 uno studio di 31 pagine (LINK) - autori: Guerino Ardizzi, Alessandro Gambini, Andrea Nobili, Emanuele Pimpini e Giorgia Rocco - dal titolo, appunto "L'impatto della pandemia sull'uso degli strumenti di pagamento in Italia", dal quale ci permettiamo di trarre alcuni passi significativi ed alcune immagini, ritenute anch'esse significative al di là di ogni altro commento.



Il numero di POS tra il 2014 ed il 2019 è più che raddoppiato  (rapporto 7 abitanti su 100 al centro - nord e di 4,5 su 100 nel mezzogiorno).
La quota acquisti online su quelli con carte è aumentata dal 25% di febbraio al 40% di aprile 2020.
 

Incidenza delle transazioni e commerce (dati giornalieri - valori percentuali)




Le conclusioni

I risultati mostrano... [continua sul sito]
Ad ogni aumento della disoccupazione di un punto corrisponde la riduzione della natalità di un quarto di punto e dell'immigrazione netta di oltre due punti. A causa della crisi economica legata al Covid la popolazione italiana in età lavorativa nel 2065 sarà inferiore di 1,6-3,4 milioni rispetto allo scenario base (senza pandemia), con minore crescita del Pil del 17-27%. Sono queste le previsioni shock pubblicate da Banca d'Italia nell'occasional paper "Alcune valutazioni sul probabile impatto demografico della crisi Covid-19". Nello studio, gli autori Giacomo Caracciolo, Salvatore Lo Bello e Dario Pellegrino avanzano una stima dell'impatto della crisi economica da Covid-19 sulla demografia italiana e, di conseguenza, sulla crescita del Pil nel lungo periodo.

Gli autori hanno utilizzato una regressione lineare, mettendo in relazione il tasso di disoccupazione e di natalità italiani nel periodo compreso tra il 1980 e il 2019. Dall'operazione emerge che "in media, un aumento di 1 per cento nel tasso di disoccupazione contemporaneo è associato ad una riduzione di circa 0,22-0,24 per cento nel tasso di natalità" e che "La relazione stimata, coerentemente con i risultati... [continua sul sito]
Benchmark e analisi dei dati per calcolare produttività e redditività dello Studio. Il sogno con il quale tanti professionisti hanno avviato la propria attività negli anni passati si è infranto.

Infatti, come un vaso di coccio tra i vasi di ferro, buona parte della categoria si trova incastrata in ufficio a destreggiarsi tra le evoluzioni poco prevedibili del legislatore e le richieste dei clienti, che sfociano in notevoli difficoltà a ricondurre l'operatività a dei risultati economici soddisfacenti, o addirittura sostenibili.

Purtroppo, però, la trappola degli adempimenti, dalla quale tanti vorrebbero scappare, risulta ben costruita. Tutti vorrebbero liberarsi, ma come è possibile razionalizzare gli impegni quando la sommatoria degli onorari a mala pena permette dei risultati? Ogni tassello risulta importante, proprio come nel gioco Jenga (quella torre composta da parallelepipedi di legno che i giocatori si divertono a smontare stando attenti a non determinare crolli strutturali). Se crolla, è un disastro.

Eppure, nonostante le esigenze dei clienti "sembrino" più importanti, è fondamentale riportare l'attenzione dei professionisti agli obiettivi del proprio studio perché, come nel caso delle imprese, questi sono... [continua sul sito]
Mi confronto spesso con professionisti in seria difficoltà nella gestione degli incassi e degli insoluti. Sovente i problemi scaturiscono da una gestione poco puntuale ed attenta di questa funzione aziendale da parte dello studio. Nel tempo si sono accumulate posizioni che per esigenze particolari del cliente si è deciso di non gestire; ci si è presto resi conto che più la somma cresceva, più diventava complesso ottenerla; tuttavia, seppure la speranza di incassare quel credito vada affievolendosi, si continua a lavorare per il cliente non puntuale.

Certo, fortunatamente non tutti i rapporti coi clienti si sono sviluppati così e certo, il professionista quando ci si mette riesce a contenere il problema... Ma condividerete con me che c'è bisogno di un processo gestito dalla struttura in automatico, pena il perdere pezzi e accorgersi che lo studio sta facendo da banca ai clienti.

La direzione dovrà innanzitutto stabilire quali sono i tempi di pagamento desiderati. Il mio consiglio è di cadenzare il forfait e conguagliare periodicamente. Così facendo, vedrete che il cliente digerirà l'onorario richiesto ben più facilmente: l'impatto psicologico di 100 euro al mese è decisamente minore di 1200 annuali.
Inoltre, è un'ottima occasione per creare... [continua sul sito]
In quest'ultimo periodo, basato sull'emergenza, sull'imprevisto e sull'imprevedibile, la parola d'ordine è diventata "digitalizzazione", anche se alcune attività afferenti allo studio professionale sembrano più difficili da convertire alla logica del digitale. L'esempio che subito salta alla mente è il Modello 730.
Quest'ultimo rappresenta la roccaforte del rapporto fisico che intercorre tra commercialista e cliente: il cliente arriva, consegna la documentazione raccolta durante l'anno ed aggiorna il professionista su tutto quello che può riguardare la sua sfera privata e lavorativa.
Ci sono i convenevoli, un utile scambio di informazioni, e spesso una quota variabile di chiacchiere con voi o il personale incaricato.
Questa, per lo meno, era la prassi che accomunava la maggior parte degli studi professionali d'Italia; adesso, che tutti i rapporti interpersonali si svolgono a distanza di sicurezza, la questione 730 è ovviamente ai primi posti tra le criticità da risolvere.
Ebbene, chiariremo come gestirli quest'anno, rendendoci conto che l'emergenza sanitaria potrebbe rivelarsi un inaspettato beneficio per l'economicità di questo adempimento... [continua sul sito]
In questo momento di difficoltà ed emergenza, pubblichiamo le disposizioni di servizio predisposte dal nostro partner Studio Franco di Fossano perché pensiamo possa essere di aiuto e stimolo per i colleghi. Disposizione di servizio n. 01 integrata al 10 marzo 2020

Il termine "oggi" va inteso come data 10 marzo 2020.
Le date indicate di seguito " 15 marzo" sono da verificare ed eventualmente da rettificare al 3 aprile 2020.
Qualsiasi informazione fornita in precedenza è da ritenersi annullata e priva di ogni effetto.

Quanto segue tiene conto delle prescrizioni adottate dal DPCM 9.3.2020.
Si raccomanda comunque di seguire le indicazioni per la prevenzione del Ministero della Salute.

Sulla G.U. n. 59 dell'8 marzo 2020 è stato pubblicato il D.P.C.M. 8.3.2020 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza da COVID-19, ormai superato dal DPCM 9.3.2020.

Oltre alle misure note (chiusura delle scuole sino al 3 aprile 2020, chiusura di cinema, teatri, pub, sale giochi, discoteche, manifestazioni sportive etc.) si rammenta quanto segue:

attività di ristorazione e bar: apertura dalle ore 06.00 alle ore 18:00
autocertificazione per spostamenti al di fuori del Comune
mercato di Fossano: solo per la vendita prodotti alimentari... [continua sul sito]
Nell'affrontare la gestione dello studio, la comprensione dei propri costi è di vitale importanza. Infatti, in assenza di dati attendibili, risulterà difficile redigere preventivi, valutare la marginalità dei clienti e definire i criteri di parcellazione. In mancanza di questi dati ricorrere alle tariffe professionali o alle abitudini storiche potrebbe comportare una sottostima degli impegni economici dello Studio. Altresì le proposte economiche potrebbero non essere coerenti con quello che il mercato consente e quindi vulnerabili di fronte alla concorrenza.

Non solo: nell'ottica del miglioramento dei risultati e della razionalizzazione dei processi, non conoscere i fattori che compongono i propri costi impedisce di focalizzare gli ambiti su cui lo studio può realmente incidere.

Infatti, la dolorosa scoperta di coloro che iniziano a valutare il tessuto gestionale dello studio è che, salvo importanti mutamenti dei fondamentali - ad esempio, un forte ridimensionamento del parco clienti -, i costi dello studio non sono significativamente riducibili. Lo studio è infatti composto da persone, le quali rappresentano circa il 75% dei costi se includiamo un costo figurativo dei titolari. A queste si aggiungono i costi di struttura come l'affitto - da rappresentare... [continua sul sito]
Nell'affrontare la gestione dello studio, la comprensione dei propri costi è di vitale importanza. Infatti, in assenza di dati attendibili, risulterà difficile redigere preventivi, valutare la marginalità dei clienti e definire i criteri di parcellazione. In mancanza di questi dati ricorrere alle tariffe professionali o alle abitudini storiche potrebbe comportare una sottostima degli impegni economici dello Studio. Altresì le proposte economiche potrebbero non essere coerenti con quello che il mercato consente e quindi vulnerabili di fronte alla concorrenza.

Non solo: nell'ottica del miglioramento dei risultati e della razionalizzazione dei processi, non conoscere i fattori che compongono i propri costi impedisce di focalizzare gli ambiti su cui lo studio può realmente incidere.

Infatti, la dolorosa scoperta di coloro che iniziano a valutare il tessuto gestionale dello studio è che, salvo importanti mutamenti dei fondamentali - ad esempio, un forte ridimensionamento del parco clienti -, i costi dello studio non sono significativamente riducibili. Lo studio è infatti composto da persone, le quali rappresentano circa il 75% dei costi se includiamo un costo figurativo dei titolari. A queste si aggiungono i costi di struttura come l'affitto - da rappresentare... [continua sul sito]
La necessità di evolvere per far fronte alle nuove opportunità di mercato. Come essere un ottimo chef non è garanzia di sostenibilità per un ristorante, essere un bravo professionista oggi non è più sufficiente a garantire il successo di uno studio professionale.

Negli ultimi anni di convegni sulle esigenze gestionali e organizzative degli studi ho avuto modo di testare l'impatto di questa frase su centinaia di volti. Nonostante oggi i professionisti ne condividano quasi all'unanimità il significato, questa asserzione non è sempre stata corrispondente alla realtà. Se potessimo percorrere a ritroso la storia della professione verremmo infatti presto smentiti dalle evidenze.

Prima della crisi economica del 2008, la percezione di valore nel rapporto impresa-professionista sostanziava, nella maggior parte dei casi, la generazione di margini economici che erano diretta conseguenza del buon lavoro svolto. Se questo contesto fosse rimasto immutato, con il passaparola dei clienti che alimentava lo sviluppo e le parcelle che non rappresentavano motivo di discussione, la partecipazione dei professionisti ai convegni su queste tematiche sarebbe stata decisamente scarsa.
Oggi, al contrario, assistiamo con grande... [continua sul sito]