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ristori – Studio Paolisso & Partners
Il D.L. n. 172 del 18 dicembre 2020 ha previsto ulteriori disposizioni restrittive per la mobilità e contestualmente sono state stabilite nuove misure di ristoro.

Per quanto riguarda le misure restrittive, occorre mettere insieme più disposizioni:


il D.P.C.M. 3 dicembre 2020 , in vigore dal 3 dicembre e fino al 15 gennaio 2021. Tale decreto aveva ripreso l'impostazione del precedente decreto presidenziale del 3 novembre 2020 , prevedendo misure differenziate a seconda del colore (giallo, arancione, rosso) assunto dalle diverse Regioni e Provincie Autonome, colore che a sua volta veniva definito, a seconda dell'evolversi della situazione epidemiologica, in base alle diverse ordinanze emanate dal Ministero della Salute.
il D.L. 2 dicembre 2020, n. 158 , con il quale è stato previsto il divieto di ogni spostamento in entrata ed in uscita tra territori di diverse regioni o province autonome, a far data dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021; questa misura resta pienamente in vigore.
Il D.L. n. 172 del 18 dicembre 2020, che fatte salve le disposizioni del D.L. 2 dicembre 2020, n. 158, rivede l'impianto generale,... [continua sul sito]
Il Decreto Legge n. 157 del 30 novembre 2020 chiamato Decreto Ristori quater ha confermato per alcuni lavoratori maggiormente colpiti dallchr("\1")emergenza epidemiologica COVID-19 le indennità a sostegno del reddito già previste da Decreti Precedenti.
 

BENEFICIARI

Lchr("\1")indennità è una somma “una tantum” di euro 1.000 rivolta ai seguenti destinatari:


i lavoratori stagionali appartenenti ai settori del turismo e degli stabilimenti termali; che, cumulativamente nel periodo tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020, siano stati titolari di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate, nel 2018, siano stati titolari di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale nel medesimo settore, di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate e che comunque al 30 novembre 2020 non siano titolari di pensione o di rapporto di lavoro subordinato.
i lavoratori in somministrazione impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali;
i... [continua sul sito]
Il 6 novembre 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto decreto "Ristori-bis" che contiene ulteriori misure di ristoro per le attività economiche colpite, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni deliberate nei giorni scorsi con il D.P.C.M. 3 novembre 2020, che ha previsto la suddivisione del territorio nazionale in tre aree, distinte a seconda della gravità della situazione epidemiologica, cui si applicano chiusure e limitazioni differenziate.
E' stato previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal primo decreto "Ristori" con un ulteriore incremento per alcune attività situate nelle zone "arancioni" e "rosse", e un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle "zone rosse". Per alcune attività sospese operano anche l'estensione del credito d'imposta sugli affitti commerciali, la cancellazione della seconda rata Imu e la sospensione di ritenute e versamenti.
Le principali novità:

Viene incrementato il contributo a fondo perduto di un ulteriore 50% per le imprese riconducibili a determinati settori economici (gelaterie e pasticcerie, bar... [continua sul sito]
È stato approvato nella notte del 27 ottobre il cosiddetto Decreto Ristori, che introduce una serie di misure urgenti e di aiuti a beneficio delle categorie, degli operatori economici e dei lavoratori interessati, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute dai DPCM di ottobre. Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni, senza limiti di fatturato, riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall'Agenzia Entrate con riferimento ai contributi previsti dal Decreto Rilancio.
Prevista anche l'estensione del credito d'imposta sugli affitti commerciali e la cancellazione della seconda rata Imu relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le attività interessate dalle restrizioni.
Il Decreto attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
In sintesi, le misure.
E' previsto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita IVA attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO individuati in allegato nel decreto, riconducibili ai settori economici che sono oggetto delle... [continua sul sito]