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decreto – Studio Paolisso & Partners
Approvazione definitiva del decreto correttivo alla riforma dello Sport rubricato “disposizioni integrative e correttive dei Dlgs 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40”. Il Consiglio dei ministri, ha approvato il 26 giugno 2023, in esame definitivo un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto correttivo è prevista per lunedì 31 luglio 2023.
Statuti da adeguare entro il 31 dicembre 2023 -  La mancata conformità dello statuto ai criteri previsti, per le società e associazioni sportive dilettantistiche, dall’articolo 7, comma 1, del Dlgs 28 febbraio 2021, n. 36, rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. Gli statuti dovranno essere uniformati alle disposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2023.
Ruolo notaio - Il notaio che ha redatto l’atto costitutivo e lo statuto di una associazione o il verbale della assemblea straordinaria di una associazione sportiva... [continua sul sito]
L’8 giugno 2023 alla Conferenza Stampa relativa al decreto correttivo alla  Riforma dello sport il Ministro del Lavoro CALDERONE  afferma quanto segue: 
“Un "correttivo-bis" finalizzato a individuare uno schema di tutele e di adempimenti collegati, che però non fosse impattante rispetto al contesto sportivo. E’ stato un lavoro non facile, viste le norme in materia di , per la generalità della tenuta del libro unico del lavoro datori di lavoro, che prevedono poiché una serie di adempimenti importanti CHE RIMANGONO NON si può DESTRUTTURARE un sistema efficiente, anche in termini di controlli, sulla generalità del mondo del lavoro, ma che viene qui ridefinito in un contesto di semplificazioni a favore del mondo sportivo”. 
Di seguito riportiamo gli elementi più importanti per gli adeguamenti statutari. In rosso le modifiche contenuto nel decreto correttivo. 
ARTICOLO 7 – Atto costitutivo e statuto del D.LGS. N. 36/2021 emendato dal «correttivo bis  del 31-05-2023»  con via libera il 12 e 13 luglio della Camera e del senato 
1. Le società e le associazioni sportive dilettantistiche si costituiscono con atto scritto nel quale deve tra l'altro... [continua sul sito]
Via libera da Camera e Senato al decreto correttivo alla riforma dello Sport rubricato “disposizioni integrative e correttive dei Dlgs 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40”. Il 12 luglio le Commissioni VII e XI congiunte  della Camera, avevano espresso parere favorevole con condizioni . Il 13 luglio, si sono espresse con parere favorevole con osservazioni anche le Commissioni riunite VII e X del Senato . Il provvedimento , con quelle che saranno le ulteriori migliorie apportate dal Dicastero per lo Sport e i Giovani, ritornerà in Consiglio dei Ministri per la sua approvazione definitiva e la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale. 
Quali le novità del nuovo provvedimento?  Di seguito ne illustreremo i contorni. 
Adeguamento statutario -  La mancata conformità dello statuto ai criteri previsti, per le società e associazioni sportive dilettantistiche, dall’articolo 7, comma 1, del Dlgs 28 febbraio 2021, n. 36, rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. Gli statuti dovranno essere uniformati... [continua sul sito]
Il Decreto Lavoro, all’articolo 23 modera la sanzione amministrativa, fissata per l’omesso versamento delle ritenute previdenziali, versate dal datore di lavoro come disciplinata dall’articolo 2, comma 1-bis, D.L. n. 463/1983.
PREMESSANel caso il datore di lavoro, al momento del versamento dei contributi calcolati sulla retribuzione corrisposta ai dipendenti, generi una denuncia mensile inviata all’Inps (uniemens) insoluta, la conseguenza è l’esposizione del datore di lavoro stesso al rischio di sanzioni civili ma anche penali. Infatti, nell’aliquota contributiva totale che deve versare il datore di lavoro mensilmente, in seguito alla corresponsione delle retribuzioni ai dipendenti, è inclusa una percentuale di contributi a carico del lavoratore. Pertanto, se il datore di lavoro non versa l’intero importo dei contributi dovuti, significa che trattiene tale quota a carico dei lavoratori, che invece deve essere sempre obbligatoriamente versata.
REGIME SANZIONATORIO DELLA PREVIGENTE NORMATIVA PRIMA DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO LAVOROIl D.L. n. 463/1983, convertito con modificazioni nella Legge n. 638/1983, prevede due tipologie di ipotesi di omesso versamento... [continua sul sito]
L’articolo 27 del D.L. n. 48/2023 ( c.d. “Decreto Lavoro”) al fine di sostenere l’occupazione giovanile, introduce un incentivo nuovo per i datori di lavoro privati. Tale incentivo consiste in un contributo economico nella misura del 60% della retribuzione lorda mensile imponibile ai fini previdenziali, per l’assunzione di giovani nel rispetto di specifici requisiti.REQUISITII seguenti requisiti devono sussistere congiuntamente:

nuove assunzioni a tempo indeterminato, di apprendistato professionalizzante o di mestiere, di somministrazione,
tali assunzioni devono essere effettuate a decorrere dal 1° giugno e fino al 31 dicembre 2023,
devono riguardare giovani che alla data di assunzione:

non devono aver compiuto il trentesimo anno d’età,
non lavorino o che non siano inseriti in corsi di studio o di formazione (tale categoria viene inserita nella categoria “NEET” ossia “Not in Education, Employment or Training”),
siano registrati al programma operativo nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” (Garanzia giovani).



DURATA E MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL BENEFICIO LA DATORE DI LAVOROTale... [continua sul sito]
Il contratto di lavoro a tempo determinato è stato oggetto di diversi interventi normativi al fine di adeguarsi alla normativa europea in tale ambito.Di seguito si analizzano le novità introdotte dalla pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023, del D.L. 4 maggio 2023, n. 48 (c.d. Decreto Lavoro) partendo dall’analisi delle regole per il tempo determinato in vigore fino al 04 Maggio 2023 dettate dalla previgente normativa.
LE REGOLE DEL TEMPO DETERMINATO FINO AL 04.05.2023
Fino al 04.05.2023 valevano per il tempo determinato le regole del precedente dettato normativo (c.d. “Decreto Dignità”) di seguito riassunte:

riduzione della durata massima complessiva dei rapporti a termine tra le stesse parti (anche per somma di più periodi anche se separati presso lo stesso datore di lavoro) da 36 mesi a 24 mesi;
per durata del contratto di lavoro a tempo determinato fino a 12 mesi non è dovuto l’inserimento della causale;
per durata del contratto di lavoro a tempo determinato oltre 12 mesi e fino a 24 mesi, reinserimento delle causali, da indicare nell’atto scritto, sia che i 12 mesi vengano superati con il contratto iniziale,... [continua sul sito]
L’articolo 21 del D.lgs. 231/2007 nel testo aggiornato dal D.lgs. 125/2019 pubblicato sulla G.U. 252 del 26 ottobre 2019 prevede:

che le imprese dotate di personalità giuridica e le persone giuridiche private tenute all’iscrizione nel Registro delle Imprese, inclusi i Trust, comunichino a quest’ultimo le informazioni relative ai titolari effettivi in via telematica, in esenzione da imposta di bollo, da inserirsi in una apposita sezione del Registro delle Imprese;
che le informazioni contenute nella predetta sezione possono essere consultate gratuitamente da autorità preposte al sistema antiriciclaggio, nell’ambito di investigazioni e anche per il contrasto all’evasione fiscale, mentre possono essere consultate dietro pagamento di diritti di segreteria da parte di qualsiasi soggetto.

Il comma 5 del sopra richiamato articolo 21 prevede che le modalità per la comunicazione dei dati relativi al titolare effettivo siano contenute in un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze da emanarsi di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Con decreto MIMIT del 12 aprile 2023, sono state approvate le specifiche tecniche del... [continua sul sito]
Dopo il via libera del Senato, è arrivato anche quello della Camera. Rispetto al testo originario, il provvedimento ora convertito presenta diverse novità.Tra le novità si segnala:

il rinvio al 31 marzo della scadenza per comunicare all’Agenzia Entrate le opzioni per lo sconto in fattura o la cessione del credito dei bonus edilizi per le spese sostenute lo scorso anno. Stessa nuova data per gli amministratori di condominio tenuti a trasmettere i dati relativi ai lavori sulle parti comuni;
la sospensione fino al 31 ottobre dei termini previsti dalla disciplina “prima casa”;
il differimento al 30 novembre 2023 anche del termine “lungo” per gli investimenti in beni strumentali tecnologicamente avanzati, cioè funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” (allegato A alla legge 232/2016), “prenotati” entro il 31 dicembre 2022, ossia, per i quali, a quella data, l’ordine risulta accettato dal venditore ed è stato pagato un acconto per almeno il 20% del costo di acquisizion. L’originario termine del 30 giugno era già stato spostato al 30 settembre dalla Legge di Bilancio 2023. Il credito... [continua sul sito]
Il decreto “Semplificazioni fiscali”, approdato nella GU n. 143 del 21 giugno 2022 e in vigore dal giorno successivo, prevede diverse novità che spaziano dall’erogazione dei rimborsi fiscali agli eredi, dall’ampliamento del principio di “derivazione rafforzata”, alla semplificazione in materia di dichiarazione Irap.

Prossimamente affronteremo i diversi punti; in questa occasione ci dedichiamo a quelli ritenuti più “urgenti”:


Proroga dei termini in materia di registrazione e comunicazione degli aiuti di Stato Covid-19 


In relazione agli aiuti di Stato non subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati, ovvero subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti, ma solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa a fini fiscali nella quale sono dichiarati – i termini di cui all’art. 10, comma 1, secondo periodo, Dm n. 115/2017, in scadenza:

– dalla data di entrata in vigore della presente... [continua sul sito]
Con il voto di fiducia espresso in data 24 febbraio 2022 dall’Aula del Senato, il decreto “Milleproroghe” (D.L. 30 dicembre 2021, n. 228) è diventato legge.

Molte le importanti disposizioni in materia fiscale e societaria, tra cui la sterilizzazione delle perdite anche sui bilanci 2021, la dilazione dei ruoli, la sospensione degli ammortamenti, il limite all’utilizzo del contante e tax credit beni strumentali.

Il provvedimento attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Si riporta una sintesi delle principali misure contenute nel Decreto:


Riapertura dei termini per la dilazione dei ruoli: è stata estesa al 30 aprile 2022 la possibilità di richiedere la rateazione di carichi contenuti nei piani di dilazione per i quali, anteriormente alla data di inizio della sospensione di cui all’art. 68, commi 1 e 2-bis, del decreto “Cura Italia”, è intervenuta la decadenza dal beneficio.
Bonus psicologo: è introdotto un contributo, nell’importo massimo di 600 euro per persona, parametrato alle diverse fasce ISEE, per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia fruibili presso... [continua sul sito]