Warning: Creating default object from empty value in /home/customer/www/paolisso.com/public_html/wp-content/themes/enfold/config-templatebuilder/avia-shortcodes/slideshow_layerslider/slideshow_layerslider.php on line 28
primo – Studio Paolisso & Partners
L’articolo 21 del D.lgs. 231/2007 nel testo aggiornato dal D.lgs. 125/2019 pubblicato sulla G.U. 252 del 26 ottobre 2019 prevede:

che le imprese dotate di personalità giuridica e le persone giuridiche private tenute all’iscrizione nel Registro delle Imprese, inclusi i Trust, comunichino a quest’ultimo le informazioni relative ai titolari effettivi in via telematica, in esenzione da imposta di bollo, da inserirsi in una apposita sezione del Registro delle Imprese;
che le informazioni contenute nella predetta sezione possono essere consultate gratuitamente da autorità preposte al sistema antiriciclaggio, nell’ambito di investigazioni e anche per il contrasto all’evasione fiscale, mentre possono essere consultate dietro pagamento di diritti di segreteria da parte di qualsiasi soggetto.

Il comma 5 del sopra richiamato articolo 21 prevede che le modalità per la comunicazione dei dati relativi al titolare effettivo siano contenute in un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze da emanarsi di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Con decreto MIMIT del 12 aprile 2023, sono state approvate le specifiche tecniche del... [continua sul sito]
La UIF ha pubblicato il 28 settembre 2022 il quaderno n. 1/2022 nel quale sono riportati i dati statistici relativi alle segnalazioni ricevute e informazioni sintetiche sull'operatività della stessa UIF, per il primo semestre 2022, chiaramente in materia di antiriciclaggio (95 pagine).

Nel primo semestre 2022 sono pervenute alla UIF 74.233 segnalazioni di operazioni, con un incremento rispetto all'anno precedente (70.123); in particolare le segnalazioni relative ad operazioni derivanti dall'emergenza COVID-19 sono pari a 4.638 contro le 3.193 dello stesso periodo dell'anno precedente.

Delle 74.233 segnalazioni:


73.915 sono legate a fenomeni di riciclaggio
138 sono legate alla volountary disclosure
175 sono legate al finanziamento del terrorismo
5 sono legate al finanziamento di programmi di armi di distruzione di massa


Le segnalazioni sono pervenute per il 58% da Banche e Poste, per il 29% da altri intermediari e operatori finanziari e per il 13% da soggetti non finanziari, relativamente a quest'ultimi sono pervenute 2.347 segnalazione da parte di Notai e C.N.N.,   102 da commercialisti... [continua sul sito]
CREDITO IMPOSTA AUTOTRASPORTATORI DEL 28%
Riferimenti
- articolo 3 c. 1 del D.L. 17.05.2022 n. 50 (DL)
- Decreto Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili 13 luglio 2022

Il decreto attuativo
La Gazzetta Ufficiale n. 183 del 6.8.2022 pubblica il Decreto del Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili 13 luglio 2022 con il quale vengono stabilite le modalità della richiesta del credito di imposta spettante alle imprese di autotrasporti in conto terzi spettante per il 1° trimestre 2022.
In pratica:


le imprese di autotrasporti conto terzi possono richiedere un credito di imposta pari al 28% delle spese sostenute per l'acquisto di gasolio autotrazione, calcolato sugli acquisti documentati da fatture ed effettuati nel primo trimestre 2022, per veicoli di categoria euro V o superiore
la richiesta verrà effettuata mediante presentazione della domanda su apposita piattaforma che verrà predisposta dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
la concessione del beneficio avverrà secondo l'ordine di arrivo delle richieste e comunque entro lo stanziamento massimo di euro 496.945... [continua sul sito]
Scade il 2 maggio (il 30 aprile cade di sabato) il termine per la presentazione delle istanze per chiedere a rimborso o in compensazione il credito IVA relativo al primo trimestre 2022.

Il modello TR infatti deve essere presentato entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento.

La presentazione dell’istanza deve avvenire telematicamente e l’utilizzo del credito per importi superiori a 5.000 euro può avvenire, salvo apposizione del visto di conformità, a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione dell’istanza.

Ricordiamo che l’art. 38-bis del D.P.R. n. 633/1972 prevede la possibilità di chiedere a rimborso o di utilizzare in compensazione orizzontale il credito IVA maturato in ciascuno dei primi 3 trimestri dell’anno, quando l’importo è superiore a 2.582,28 euro e se:


si esercitano esclusivamente o prevalentemente attività che comportano l’effettuazione di operazioni soggette ad imposta con aliquote inferiori a quelle dell’imposta relativa agli acquisti e alle importazioni. Tale possibilità è stata estesa anche alle operazioni in reverse charge... [continua sul sito]
Il prezzo delle abitazioni acquistate dalle famiglie continua a salire anche nel primo trimestre 2021, dopo un 2020 in cui il numero delle transazioni aveva subito un -7,7% su base annua. La prima stima preliminare dell’Istat relativa all’indice dei prezzi delle abitazioni del primo trimestre 2021 certifica un nuovo aumento dei prezzi rispetto al quarto trimestre 2020. I prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento risultano infatti in crescita dell’1,1% nel confronto con gli ultimi tre mesi del 2020 e dell’1,7% rispetto al primo trimestre 2020. L’Ipab (indice dei prezzi delle abitazioni) è trainato dalle abitazioni nuove, in crescita del 3,9% rispetto all’inizio del 2020. “I prezzi delle abitazioni nuove registrano un aumento la cui ampiezza non si vedeva dal secondo trimestre 2011 (quando fu pari a +4,1%) mentre le abitazioni esistenti mostrano prezzi in risalita per il quinto trimestre consecutivo. Le prime evidenze territoriali segnalano come la crescita riguardi tutte le articolazioni territoriali per le quali è calcolato l’IPAB”, registra Istat. Come per tutte le statistiche di inizio 2021, il dato tendenziale è “viziato”... [continua sul sito]
Nel primo trimestre 2020 il numero di nuove partite Iva si è ridotto del 19,7% rispetto al 2019. Questo il dato che emerge dall'ultimo comunicato dell'Osservatorio sulle partite IVA del Ministero dell'Economia e delle finanze. Nei primi tre mesi del 2020 infatti si contano 158.740 nuove attività, quasi un quinto in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Nei primi due mesi, rileva il Mef, risulta una contrazione dell'8% dovuta "principalmente alla diminuzione di avviamenti in regime forfetario rispetto al notevole aumento riscontrato nei primi mesi del 2019 grazie all'innalzamento del limite di ricavi a 65.000 euro". Poi a marzo è intervenuta l'emergenza sanitaria. In particolare il diffondersi del contagio e le stringenti misure di contenimento avrebbero portato ad un calo di aperture pari al 50%.
Tre quarti delle nuove aperture di partita Iva è da imputare alle persone fisiche (76,1%), seguite dalle società di capitali (18,6%) e dalle società di persone (3,6%). Nel mese di marzo tutte le forme giuridiche registrano un crollo compreso tra il 50 e il 57%, mentre nei primi due mesi del 2020 sono state le società di persone fisiche ad accusare maggiormente il colpo (... [continua sul sito]
Nel primo trimestre 2020 il numero di nuove partite Iva si è ridotto del 19,7% rispetto al 2019. Questo il dato che emerge dall'ultimo comunicato dell'Osservatorio sulle partite IVA del Ministero dell'Economia e delle finanze. Nei primi tre mesi del 2020 infatti si contano 158.740 nuove attività, quasi un quinto in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Nei primi due mesi, rileva il Mef, risulta una contrazione dell'8% dovuta "principalmente alla diminuzione di avviamenti in regime forfetario rispetto al notevole aumento riscontrato nei primi mesi del 2019 grazie all'innalzamento del limite di ricavi a 65.000 euro". Poi a marzo è intervenuta l'emergenza sanitaria. In particolare il diffondersi del contagio e le stringenti misure di contenimento avrebbero portato ad un calo di aperture pari al 50%.
Tre quarti delle nuove aperture di partita Iva è da imputare alle persone fisiche (76,1%), seguite dalle società di capitali (18,6%) e dalle società di persone (3,6%). Nel mese di marzo tutte le forme giuridiche registrano un crollo compreso tra il 50 e il 57%, mentre nei primi due mesi del 2020 sono state le società di persone fisiche ad accusare maggiormente il colpo (... [continua sul sito]