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luglio – Studio Paolisso & Partners
La Commissione europea ha versato sui conti dello Stato la prima tranche dei finanziamenti legati al Next generation Eu. Si tratta di 24,9 miliardi di euro, suddivisi in 8,96 miliardi di contributi a fondo perduto e 15,94 miliardi di prestiti, pari al 13% della cifra massima accordata di 191,5 miliardi di euro. Tale cifra sarà raggiunta solo nel 2026, ovvero al termine del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dopo questa prima frazione di anticipo lo Stato potrà richiedere nuovi fondi al massimo due volte all'anno, come prevede il regolamento del Recovery and resilience facility, volgarmente "Recovery fund": "Dopo aver raggiunto i traguardi e gli obiettivi concordati e indicati nel piano per la ripresa e la resilienza quale approvato in conformità dell'articolo 20, lo Stato membro interessato presenta alla Commissione una richiesta debitamente motivata relativa al pagamento del contributo finanziario e, se del caso, del prestito. Gli Stati membri possono presentare alla Commissione tali richieste di pagamento due volte l'anno", come recita l'articolo 24 comma 2. Un aiuto non indifferente ma già previsto per le casse dello Stato, che comunque negli ultimi mesi non hanno lasciato... [continua sul sito]
Gli adempimenti del 2020

L'attuale normativa STS prevede che i soggetti interessati (in particolare i medici, i veterinari, farmacie, infermieri, ottici etc.) abbiano trasmesso entro il mese di gennaio 2021 (Decreto MEF 29.01.2021 - G.U. 31 del 6.2.2021 - invio dei dati del 2020 posticipato all'8.2.2021 con il D.M. MEF 29.1.2021) i dati relativi ai pazienti "privati" ed agli importi delle parcelle riscosse dai medesimi, ai fini dell'inserimento dei dati nella dichiarazione dei redditi precompilata delle spese sanitarie. Rammentiamo che a decorrere dal 1° gennaio 2020 le spese sanitarie (con eccezione di quelle sostenute per l'acquisto di medicinali e dispositivi medici, nonché quelle sostenute presso strutture pubbliche o da strutture private accreditate presso il Servizio Sanitario Nazionale) costituiscono onere detraibile unicamente se il pagamento risulti "tracciabile", con esclusione delle spese saldate in contanti (fatto salvo alcuni casi specifici, ad esempio il documento commerciale rilasciato dalla farmacia per acquisto di farmaci etc.); in merito siamo ad osservare che si reputa opportuno che l'operatore sanitario che emette la parcella/fattura annoti sulla... [continua sul sito]
E’ stato pubblicato nella G.U. n. 141 del 15 giugno 2021 il dlgs 83 del 25/5/2021, che recepisce le nuove disposizioni in materia di IVA sul commercio elettronico contenute nell’art. 2 della direttiva 2455/2017, con effetto dal prossimo 1° luglio 2021.

Segnaliamo:

Vendite intracomunitarie a distanza. Il regime Iva delle vendite intracomunitarie a distanza (compreso il commercio elettronico verso consumatori) continuerà a basarsi sul principio della tassazione nel paese di destinazione dei beni, con la deroga per le vendite “sotto soglia”, che per motivi di semplificazione sono assoggettate ad IVA nel paese di partenza, salvo opzione del fornitore per la tassazione secondo il principio generale. La soglia di semplificazione sarà però ridotta da 35.000 euro per ciascun paese UE, a 10.000 euro per tutte le vendite nell’area unionale. Nel calcolo della soglia dovranno inoltre, essere considerate anche le prestazioni di cui all’art. 7-octies, dpr 633/72 (servizi elettronici, di telecomunicazione e di teleradiodiffusione resi a privati consumatori di altri paesi Ue).

Estensione dello sportello unico (ex MOSS, ora OSS). L’obbligo... [continua sul sito]
Aumento in termini congiunturali, abisso guardando al tendenziale. Le ultime rilevazioni dell'Istat sul fatturato e gli ordinativi dell'industria confermano il trend già ravvisato nelle statistiche pubblicate precedentemente. Secondo l'indagine, il fatturato dell'industria a luglio ha fatto registrare un +8,1% rispetto al mese di giugno. Numero del tutto sovrapponibile a quello della produzione industriale dello stesso mese e già resa nota. Un dato che conferma la sostanziale ripresa delle attività economiche rispetto ai mesi del lockdown ma che se relazionato a quelli del 2019 lascia intravedere ancora una estrema distanza. Il fatturato totale dell'industria, infatti, anche incorporando l'aumento dell'8,1% rispetto al mese di giugno, risulta l'8,1% sotto i livelli fatti registrare nel luglio 2019. Un abisso che dà un altro significato al termine "rimbalzo": sì una inversione di tendenza rispetto allo stop repentino legato alle misure di prevenzione del Covid ma di certo non il recupero immediato di ciò che è andato perso. Un percorso che si presenta lungo e tortuoso. L'andamento del fatturato deve il suo incremento congiunturale sia alla componente interna sia alla componente... [continua sul sito]
Per l'Istat vi sono "estesi segnali di ripresa" da maggio in poi ma, nel frattempo, il commercio al dettaglio a luglio resta il 7,2% sotto i livelli dell'anno scorso. Rimbalzo cercasi per l'economia italiana, giunta ormai nella parte finale di quel terzo trimestre nel quale il governo spera di poter registrare un segno positivo quantomeno a livello congiunturale. Dopo il crollo senza precedenti del Pil nel secondo trimestre 2020 (-12,8% rispetto al primo) stando alle informazioni in possesso dell'Istat "I mesi di luglio e agosto, seppure ancora parziali, suggeriscono il proseguimento della fase di ripresa. A luglio, si osservano aumenti nei dati dei consumi elettrici e della fatturazione elettronica e le stime preliminari sui flussi commerciali con i paesi extra-Ue indicano la prosecuzione della fase di risalita delle vendite all'estero, con un dimezzamento del calo tendenziale delle esportazioni osservato a giugno". In salita anche l'indice del clima di fiducia delle imprese a luglio, indicatore tuttavia da prendere con le pinze in una congiuntura economica che non ha eguali dai tempi della Seconda guerra mondiale anche per via della sua natura qualitativa (e non quantitativa) e strettamente... [continua sul sito]
La legge 77/2020 ha esteso la validità dei congedi parentali COVID-19, introdotti con il DL Cura Italia, fino al 31 agosto 2020, aumentandone i giorni fruibili da 15 a 30.
All'articolo 72 del DL Cura Italia vengono illustrati i requisiti e le modalità con cui usufruire i suddetti permessi:

il congedo parentale COVID-19 prevede un'indennità pari al 50% della retribuzione per lavoratori pubblici, privati e autonomi con figli fino a 12 anni di età;
può essere richiesto da entrambi i genitori per periodi alternati, cioè può essere fruito da un solo genitore, oppure da entrambi, ma non negli stessi giorni;
nel caso in cui i congedi vengano riconosciuti, possono essere usufruiti in maniera giornaliera o oraria dal 5 marzo 2020 al 31 agosto 2020, per un massimo di 30 giorni.

Attenzione: in base alla circolare INPS n.139 del 2002, nei periodi di congedo parentale si computano anche gli eventuali giorni festivi o non lavorativi che ricadano al loro interno. Questo significa, ad esempio, che il lavoratore che richiede un congedo di due settimane consecutive (lavorative, dal lunedì della prima settimana al venerdì della seconda... [continua sul sito]
È stato pubblicato in data 1° luglio sul sito dell'Agenzia Entrare il Provvedimento 250739 con il quale sono state definite le modalità di cessione

del credito d'imposta per botteghe e negozi previsto dal Decreto Cura Italia,
del credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d'azienda previsto dal Decreto Rilancio.

E' stato quindi anche approvato il modello che i beneficiari del credito d'imposta dovranno utilizzare per comunicare, a partire dal prossimo 13 luglio e fino al 31 dicembre 2021, l'opzione della cessione del credito.
A tal fine si precisa quanto segue:

il modello dovrà essere trasmesso attraverso un'apposita funzionalità nell'area autenticata del sito dell'Agenzia Entrate;
nella comunicazione dovranno essere specificati alcuni dati, tra cui:

i codici fiscali di cedente e cessionari;
la tipologia del credito d'imposta ceduto;
l'ammontare del credito maturato e della quota ceduta, specificando l'importo ceduto a ciascun cessionario;
gli estremi di registrazione del contratto;
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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 162 del 29 giugno 2020 il D.P.C.M. datato 27 giugno 2020, con il quale viene disposto il differimento al 20 luglio 2020 dei versamenti delle imposte e dei contributi che derivano dal modello Redditi 2020.
Il differimento è legato agli ISA, e di conseguenza non riguarda la generalità dei contribuenti. Quindi i soggetti non titolari di partita IVA, che non siano "collegati" ad un qualche soggetto che può godere della proroga, non potranno avvalersi di questi 20 giorni aggiuntivi.
Rientrano nella proroga anche:

i contribuenti in regime di vantaggio (ex minimi), ovvero i pochi ancora che adottano il regime di cui all'art. 27, comma 1, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
i contribuenti in regime forfetario di cui all'art. 1, commi da 54 a 89 della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

Il calendario risulta pertanto il seguente:

prima scadenza 30 giugno (o 30 luglio con lo 0,4% in più) per i soggetti che non rientrano nelle caratteristiche sovra esposte ai fini del differimento, ovvero i "privati", che non siano soci... [continua sul sito]
Per commercianti e professionisti, scatta dal 1° luglio il credito d'imposta del 30% sulle transazioni tracciabili; dalla stessa data, scende a 2.000 euro il limite di utilizzo del contante.
A ricordarlo è FiscoOggi, la rivista online dell'Agenzia Entrate.
Lo scopo è quello di incentivare l'impiego di mezzi di pagamento diversi dal contante e la normativa era stata introdotta dal decreto fiscale Dl n. 124/2019 collegato alla legge di bilancio 2020.
E' stato istituito, a favore degli esercenti attività d'impresa, arte e professioni con ricavi/compensi non superiori a 400.000 euro, un credito d'imposta sulle commissioni addebitate dagli intermediari per le transazioni elettroniche effettuate dai consumatori dal 1° luglio 2020.
Inoltre è stato fissato, sempre con decorrenza dal 1° luglio, a 2.000 euro il valore soglia oltre il quale si applica il divieto al trasferimento di denaro liquido fra soggetti diversi; attualmente il limite è fissato a 3.000 euro. Dal 1° gennaio 2022, il tetto scenderà ulteriormente a mille euro.
Da giovedì 1° luglio, a commercianti, artigiani e professionisti spetterà un credito d'imposta nella misura del 30% delle... [continua sul sito]