
Sinteticamente
Il notaio svolgeva la sua professione e veniva coadiuvato dalla società P.S. s.r.l. che gli forniva servizi indispensabili per lo svolgimento dell'attività professionale, l'Agenzia delle Entrate riteneva che i redditi della P.S. s.r.l. (socio unico il coniuge del Notaio, Amministratore il padre del Notaio) dovessero essere imputati al Notaio, ravvisando l'interposizione fittizia della predetta società1.
I Giudici di merito hanno rilevato che la condotta negoziale attuata, sebbene sia stata realizzata mediante strumenti giuridici del tutto legittimi, ossia attraverso l'acquisto da parte della società interposta di una serie di servizi, poi girati allo studio notarile P. a prezzi non conformi a quelli di mercato, ha consentito al contribuente di conseguire un notevole risparmio di imposta, previo abbattimento dell'imponibile.
e che la contestazione dell'Amministrazione Finanziaria è
fondata su presunzioni gravi, precise e concordanti, che sono state riscontrate nella remunerazione dei servizi della società oltre i valori di normalità... [continua sul sito]