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2022 – Pagina 3 – Studio Paolisso & Partners
La nuova riforma degli ammortizzatori sociali avvenuta con legge n. 234/2021 ha introdotto l'obbligo per tutte le aziende che occupano almeno 1 dipendente, a partire dal 1° gennaio 2022, di essere iscritte ad un Fondo di solidarietà Bilaterale, che deve essere istituito dalle rappresentanze sindacali datoriali e dei lavoratori del proprio settore, o in alternativa al FIS (Fondo di integrazione salariale).

Le prestazioni

Il Fondo eroga l'assegno di integrazione salariale, che ha la durata di:


13 settimane in un biennio mobile, in favore dei dipendenti da datori di lavoro che, mediamente, occupano fino a 5 dipendenti;
26 settimane in un biennio mobile, in favore dei dipendenti da imprese che, mediamente, occupano più di 6 dipendenti.


L'ammontare dell'assegno di integrazione salariale ha un massimale di importo pari a quello delle altre integrazioni ordinarie, straordinarie e di solidarietà.

L'aliquota di Finanziamento del FIS (i Fondi bilaterali declineranno la propria aliquota specifica)

L'aliquota di finanziamento ordinaria del FIS è:


0,50%... [continua sul sito]
I contribuenti che effettuano rilevanti cessioni all'esportazione, cessioni intracomunitarie ed operazioni assimilate, potrebbero avere rilevanti crediti IVA nei confronti dell'Erario.

Le suddette operazioni, infatti, sono non imponibili ai fini IVA e, pertanto, i contribuenti che le pongono in essere, non percependo imposta a titolo di rivalsa dai propri cessionari o committenti, non possono abbattere il credito d'imposta che hanno realizzato al momento di effettuazione del relativo acquisto.

Un rimedio che permette a tali contribuenti di evitare il formarsi di un credito IVA significativo, è costituito dalla facoltà, ricorrendone i presupposti, di effettuare acquisti di beni, servizi ed importazioni senza applicazione dell'imposta sul valore aggiunto.

I contribuenti che scelgono di avvalersi di tale facoltà, sono definiti correttamente come "esportatori abituali".

Lo status di esportatore abituale, ai sensi dell'articolo 1 del D.L. 746/1983, viene acquisito nel momento in cui le operazioni che concorrono alla formazione del plafond IVA nel periodo di riferimento (anno solare o dodici mesi precedenti a seconda che il contribuente... [continua sul sito]
Con Decreto del 11 giugno 2021 (pubblicato in G.U. n. 197 del 18 agosto 2021) il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito i  parametri per il calcolo del contributo biennale 2015/2016, dovuto dagli enti cooperativi, come disposto dall'articolo 8 del D.L.C.P.S. n. 1577/47 e,  per quanto riguarda le modalità di accesso e riscossione, dal D.M. 18 dicembre 2006

Il contributo è dovuto dalle società cooperative e loro consorzi, dalle banche di credito cooperativo e dalle società di mutuo soccorso, nelle seguenti misure:

Società cooperative e loro consorzi





 


Fasce e importo


Numero soci


Capitale sottoscritto


Fatturato




a)


€.    280,00


fino a 100


fino a €. 5.160,00


fino a €. 75.000,00




b)


€.    680,00[continua sul sito]
L'articolo 1, comma 1103, della L. 178/2020, prevede una revisione significativa della comunicazione delle operazioni transfrontaliere (c.d."Esterometro"), disciplinata dall'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127.

Il suddetto comma stabilisce, quindi, che con riferimento alle operazioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2022, i dati relativi alle operazioni transfrontaliere, ovvero cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, dovranno essere trasmessi in formato XML, utilizzando, come unico canale telematico, il Sistema di Interscambio (di seguito anche SDI).

Tale disposizione sembrerebbe essere indirizzata ad agevolare e, sicuramente, semplificare gli adempimenti dei soggetti passivi IVA, i quali dovranno utilizzare solo ed esclusivamente lo SDI, sia per le operazioni nei confronti di soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato che per inviare i dati relativi alle operazioni con l'estero.

Infatti, ricordiamo che tale modalità, ovvero quella di emissione della fattura in formato XML e trasmissione della stessa... [continua sul sito]
Con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia Entrate n. 249936/2021 del 30 settembre 2021  sono state definite le modalità tecniche di utilizzo, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, dei dati delle spese sanitarie comunicate dai diversi soggetti obbligati, con riferimento all’anno d’imposta 2021.

A partire dall’anno d’imposta 2021, si arricchisce ulteriormente l’elenco dei soggetti tenuti a trasmettere le spese sanitarie al Sistema TS.

Dopo quest’ultima implementazione dei soggetti chiamati a trasmettere i dati al Sistema TS, il quadro completo delle spese sanitarie che saranno presenti nelle dichiarazioni precompilate 2022, riferimento anno d’imposta 2021, è il seguente:

a. ticket per acquisto di farmaci e per prestazioni fruite nell’ambito del Servizio sanitario nazionale;

b. farmaci: spese relative all’acquisto di farmaci, anche omeopatici;

c. dispositivi medici con marcatura CE: spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE;

d. servizi sanitari erogati dalle farmacie e parafarmacie;
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Previsioni "ottimistiche" rispetto alle altre istituzioni - sono loro stessi a definirle così - legate alla domanda interna, all'efficace utilizzo dei fondi europei e ad un favorevole andamento dei contagi. L'Ufficio parlamentare di bilancio ha pubblicato la sua nota sulla congiuntura del mese di agosto, provando a prevedere l'andamento di breve-medio termine dell'economia italiana.

Nel 2021 la crescita del Pil potrebbe raggiungere il 5,8%, superando le previsioni iniziali contenute nel Def di aprile. L'Ufficio parlamentare di bilancio sostiene infatti che quest'anno l'economia italiana potrebbe beneficiare del forte incremento congiunturale del Pil del secondo trimestre. Tuttavia molto passa per il terzo trimestre che, secondo i modelli di previsione di breve periodo dell'Upb, sarebbe minacciato da una eventuale recrudescenza della pandemia ma dovrebbe continuare a registrare una espansione. Il ruolo chiave per la crescita del biennio successivo al drammatico 2020 lo avrà chiaramente la spesa pubblica, che trainerà la ripresa molto più della domanda estera (diversamente da quanto l'economia italiana ci aveva abituato nell'ultimo decennio). "Nel complesso del biennio... [continua sul sito]